Oggi si utilizza soltanto per indicare la madre di Cristo e per la cantante che lo ha scelto come nome d’arte, ma prima tutte potevano essere chiamate così.
Il termine “madonna”, in tutte le sue variazioni linguistiche, è utilizzato ancora oggi in molti paesi europei. Per esempio “madame”, la parola francese che significa “signora”, deriva proprio dal termine “madonna”.
Naturalmente oggi la parola “madame” può essere utilizzata serenamente per tutte le donne comuni ma, un tempo, non era affatto così. Nel medioevo infatti solo poche donne potevano essere chiamate con il titolo di “Madonna”, che risultava essere quindi un titolo onorifico.
A Firenze esiste ancora oggi la piazza Madonna Aldobrandini che, ovviamente, non è dedicata a una delle molte manifestazioni di Maria di Nazareth ma a un’importante esponente della famiglia Aldobrandini che si era distinta per la sua generosità nel portare avanti opera di carità e di assistenza ai bisognosi.
Non è quindi un caso che in Italia, con lo scorrere dei secoli, il titolo di “Madonna” abbia finito per essere attribuito, esclusivamente alla donna più eccellente in assoluto, colei che secondo la Bibbia fu scelta da Dio per partorire il Redentore.
Le origini dei termini “Madonna” e “Messere”
Il termine “Messere” è il corrispondente maschile del termine “Madonna” ed è divenuto ancora più raro, infatti quasi non si utilizza più in alcun contesto. Entrambi i termini però nacquero e si diffusero in maniera simile.
Il termine “Messere” infatti deriva dalla contrazione di due parole che spesso venivano pronunciate dal popolo, quindi da persone spesso illetterate: “Mio Sire”, ovvero “Mio Signore”. Anche in questo caso si trattava di un titolo attribuito per lo più a nobili di vario lignaggio e principalmente agli esponenti più alti della nobiltà di sangue. Il “Sire” per eccellenza era infatti il Re.
“Madonna” nasce da un meccanismo linguistico simile, cioè dalla contrazione di due parole che spesso venivano pronunciate in fretta e insieme: “Mia Domina”, ovvero “Mia Signora”. La parola “Domina” è di origini antichissime: veniva utilizzata fin dall’età romana per indicare sia donne nobili, quindi ricche e potenti, sia per indicare la funzione di “regina della casa”, che era propria anche delle donne più umili. I poeti che scrissero d’amore, come Catullo attribuivano il titolo di “Domina” alla donna di cui erano innamorati e alla quale dedicavano i propri versi per indicare che fossero la “signora del loro cuore”.