Una storia nelle ultime ore sta commuovendo tutti: era stata rubata, ma dopo 7 anni la sua famiglia l’ha ritrovata
È raro trovare storie simili, eppure quella di Kira, la cagnolina di esemplare Amstaff (le foto dell’articolo sono a scopo indicativo) è realmente accaduta. Iniziata tristemente in Puglia, prosegue in Germania e Polonia, prima del grande ritorno a casa. L’animale era stato rubato a San Pietro Vernotico, una notte di 7 anni fa, strappandola alle cure della sua famiglia.
I padroni di Kira la mattina del 16 marzo di 7 anni fa, rimangono spiacevolmente sorpresi di non trovare la loro amica a 4 zampe, pronta a far loro le feste. La cagnolina, che all’epoca aveva 5 anni, sembrava essersi volatilizzata nel nulla. Dopo un’iniziale ricerca di lei si persero completamente le tracce. Nel settembre del 2022 arriva però ciò che nessuno si sarebbe mai aspettato.
Kira infatti l’anno scorso viene ritrovata in Polonia e affidata ad una struttura in Germania, dove finalmente i volontari riescono a leggere il chip e contattare i proprietari. Un viaggio quello di Kira che ha dell’incredibile. Come sia finita dalla provincia di Brindisi e in Germania non è dato sapere, ma quello che è certo è che la graziosa Amstaff, che oggi ha 12 anni, non si aspettava di ritornare a casa. E neanche i loro padroni si aspettavano di rivederla!
Il commovente ritorno di Kira a casa. Il proprietario l’ha riconosciuta subito
“Avrei riconosciuto Kira fra un milione di esemplari”, ha raccontato il proprietario a Brindisi Report, contattato con una foto della cagnolina “era proprio lei. Mi sembrava impossibile ma era proprio così”. Kira oggi è la cagnolina famosa che ha viaggiato per mezza Europa per 7 anni. Questo viaggio si può ricostruire grazie alle testimonianze dei volontari delle strutture tedesche e polacche. In qualche modo Kira arriva prima in Polonia: finisce nel canile, ma non potendo accedere al database italiano dei microchip, i volontari non riescono a risalire ai suoi proprietari.
Nel gennaio del 2023 quindi Kira viene adottata da un uomo e si trasferisce a Karlsruhe, in Germania, dove finisce di nuovo in un rifugio. Ed è proprio nella struttura di Karlsruhe che succede il miracolo: i volontari tedeschi coinvolgono l’associazione italiana Arpat, che si occupa di ricerche di microchip esteri e non registrati, e si riesce finalmente a risalire al proprietario.
Anche il viaggio di ritorno merita di essere raccontato: l’associazione “Etera, l’albero della vita”, ha organizzato una serie di staffette. Kira infatti è partita alle 5 del mattino dalla Germania e ha potuto fare di nuovo le feste alla sua famiglia a Fasano dopo quasi due giorni di viaggio, reso possibile dall’intervento di diverse associazioni di volontariato. Kira è tornata stanca e confusa, ma è stato emozionante rivederla felice non appena ha riconosciuto i suoi punti di riferimento, la sua famiglia che l’aveva adottata quando aveva appena 20 giorni.