Che cos’è la sindrome di Cassandra e perché dovresti assolutamente sapere se ne soffri? Ecco perché può essere pericolosa.
La sindrome di Cassandra è una delle patologie più comuni ma che speso non viene riconosciuta. Il termine fa riferimento alla famosa figura mitologica greca. Secondo la leggenda, Cassandra ottenne dal dio Apollo il dono della preveggenza, ma quando lei rifiutò le sue avances, il dio la maledisse in modo che nessuno credesse alle sue previsioni. In altre parole, la donna aveva una conoscenza che gli altri non avevano, ma non poteva condividerla con nessuno.
Calata all’interno del contesto psicologico, la sindrome di Cassandra porta chi ne soffre a perdere le speranze per il futuro, a credere che niente di bello possa avvenire e che il mondo intero sia contro di lui. Spesso queste persone sono vittime delle loro profezie nefaste perché inconsciamente fanno in modo che i loro pensieri negativi si traducano in realtà. A lungo andare, questo comportamento può avere effetti devastati sulla psiche. Ecco quali.
Sindrome di Cassandra, perché è così pericolosa
Il crescente disincanto che affligge costantemente coloro che soffrono della sindrome di Cassandra può portare allo sviluppo di diverse patologie psichiche come l’ansia e la depressione. La persona perde gradualmente la voglia di vivere e comincia a disimpegnarsi in qualunque circostanza della vita.
Chi soffre di questa sindrome possiede caratteristiche peculiari. Si tratta di persone che, ad esempio, tendono a mettersi sempre alla prova, convivono con una paura costante e con una scarsa autostima. Tendono inoltre a pensare che gli altri sono sempre migliori di loro e che la sfortuna continua a perseguitarli qualunque cosa facciano.
In questo modo, chi soffre di questa sindrome entra in un vero e proprio circolo vizioso perché qualunque coda farà nella vita non avrà mai, ai suoi occhi, il risultato sperato. Tale inclinazione negativa alla vita si rifletterà anche nelle scelte di cuore. Queste persone tenderanno infatti a scegliere partner che le faranno sentire sbagliate e poco meritevoli di amore.
Vien da chiedersi cosa contribuisca allo sviluppo d questa sindrome. Alcuni studiosi dichiarano che possa nascere in seguito a esperienze traumatiche nell’infanzia, più precisamente alla scarsità di cura e affetto da parte delle persone care. Questo porterebbe allo sviluppo do una scarsa autostima e alla costante ricerca dell’approvazione altrui. La persona che soffre di questa patologia psichica, inoltre, potrebbe sviluppare la cosiddetta cherofobia, ovvero la paura della felicità (che crede di non meritare). Ogni caso è comunque a se stante e l’aiuto di uno psicoterapeuta è, in alcuni casi, indispensabile.