Se vi siete lasciati ed ora siete in preda dal dolore, sappiate che lo strazio non durerà in eterno. Sono 5 le fasi che dovrete affrontare per tornare a sorridere.
Ma è importante essere consci che la sofferenza provata necessita di tempo e di cure per essere elaborata. Questo processo è indispensabile per ritrovare il sorriso. È quanto affermano gli esperti.
La fine di un amore è uno degli eventi più intensi e dolorosi che l’essere umano possa sperimentare. Il dolore generato da un lutto da separazione è intenso, e talvolta può sfociare un fenomeni ossessivi. La persona amata diventa un pensiero fisso e costante, talvolta intrusivo, che fa a pugni con la razionalità.
Psicologi, psicoterapeuti e sessuologi sono concordi con l’affermare che per superare il ricordo di una relazione ormai terminata, è necessario affrontare cinque fasi, sono le medesime che ciascuno si ritrova ad elaborare quando sopraggiunge la scomparsa di una persona cara.
I cinque stadi del lutto, il dolore ha delle fasi precise, poi torna la quiete
La coppia è un porto sicuro, un luogo in cui abitano speranze, progetti e condivisione, una zona di comfort che mette al riparo dalle circostanze avverse. Un compagno è fonte di gioia e la vita diventa meno dura al suo fianco.
Anche per il rapporto più consolidato però vi sono momenti di crisi, le coppie che riescono a superarli restano indissolubilmente insieme, ma chi non regge dinanzi alle circostanze ostili si ritrova a fare i conti con la solitudine e con il dolore che il legame spezzato comporta.
La sofferenza causata dalla fine di un amore è intensa, ma la buona notizia e che tornare a sorridere si può. Ciò che è importante è elaborare il dolore, per farlo occorre attraversare 5 stadi.
La prima fase da attraversare è quella del rifiuto. In questo lasso di tempo non si è in grado di accettare che l’amore sia finito, si vive dunque la fase della negazione. Si tratta di una risposta naturale all’abbandono, ed è funzionale al processo di guarigione.
La seconda fase è quella del patteggiamento. In questo periodo fa capolino la speranza. Nonostante la realtà parli chiaro, ci si continua ad illudere che tutto possa tornare com’era.
La terza fase è quella della rabbia, le speranze cominciano ad essere pian piano disattese ed aumenta la frustrazione.
La quarta fase è quella della depressione, una profonda nostalgia ed un intenso risentimento si fanno strada prepotentemente. In questo arco temporale, non si ha voglia di rimettersi in gioco.
La quinta ed ultima fase è quella dell’accettazione, momento in cui si comprende che la relazione è finita, ma che la vita prosegue. Vivere tutte le fasi descritte è imprescindibile per risanare il cuore e la psiche, e se dovesse risultare ostico è consigliabile rivolgersi ad un professionista della salute mentale.